Quelli che stanno facendo estinguere le tigri.
E alcuni altri.
28 settembre 2006
Quelli che odio
Etichette: estinzioni
Pubblicato da Deserteur alle 22:49 2 commenti
26 settembre 2006
Il campeggio degli integralisti cristiani
Leggiamo su Repubblica di Jesus Camp, un documentario che sta avendo un grande successo negli USA. Vi si racconta di campeggi estivi in cui i bambini vengono indottrinati al pensiero degli integralisti cristiani ultraconservatori, che negli USA sono molto potenti e costituiscono una parte importante dell'elettorato del presidente Bush. Immediato è il paragone con le scuole coraniche che, dall'altra parte della barricata, indottrinano i bambini all'integralismo islamico. Inutile dire che questa propaganda estremista calata sulle menti in formazione delle nuove generazioni è foriera di grandi disastri. Ecco un brano dell'articolo, tanto per farsi un'idea:
In una scena i tre bimbi dal viso angelico pregano davanti a un'immagine di cartone del presidente degli Stati Uniti e piangono calde lacrime, implorando di porre fine alla pratica abortiva. E ancora: durante il film, la religiosa evangelica Becky Fischer, fondatrice del campo, chiede gridando ai suoi allievi in tuta mimetica: "Siamo in guerra! Voi ci state?''. E paragona l'indottrinamento dei suoi giovanissimi alunni a quello compiuto dalla madrasse islamiche in Pakistan. Mostrando così bambini e genitori, per i quali la fede religiosa detta legge incontrastata, tanto nella vita privata quanto nelle posizioni politiche.Potete anche guardare il trailer del film (in inglese).
Etichette: prove tecniche di fascismo
Pubblicato da Deserteur alle 06:25 0 commenti
22 settembre 2006
Gli inquinanti che mangiamo
Un nuovo rapporto del WWF, basato su una serie di analisi effettuate su campioni di alimenti, illustra la quantità di sostanze chimiche tossiche presenti negli alimenti stessi. I chimici del WWF hanno trovato ben 119 sostanze tossiche in 27 campioni di alimenti. Non può stupire, visto che le attività umane disperdono nell'ambiente un gran numero di composti chimici, di molti dei quali neanche si conoscono gli effetti a lunga scadenza su organismi animali e umani. Una tabella delle sostanze chimiche rilevate è disponibile qui.
Finché la nostra società sarà basata sul consumo sfrenato, difficilmente sarà possibile un'inversione di tendenza: produrre richiede il prelievo di materie prime ed energia ed il rilascio di rifiuti. Entrambi possono essere ridotti entro certi limiti, ma misure in tal senso saranno sempre vanificate dall'aumento dei consumi complessivi richiesto dal paradigma economico capitalista basato sulla continua crescita del PIL. L'unica via d'uscita starebbe nel tassare pesantemente l'uno e l'altro. Ma poiché è difficile pensare che un governo democratico possa prendere misure così drastiche, rassegnamoci a ingerire schifezze, e a morire di brutte malattie.
Etichette: inquinamento
Pubblicato da Deserteur alle 14:32 1 commenti
Le cluster bomb di Israele
Avevamo già parlato qui e qui del fatto che Israele ha sganciato sul Libano le cluster bomb, che disseminano sul terreno centinaia di piccoli ordigni inesplosi in grado di mutilare o uccidere per molti anni a venire chi incautamente li raccolga. Il seguente comunicato dello Stato Maggiore della Difesa riferisce del ritrovamento in Libano di un razzo utilizzato per dusseminare cluster bomb, in una zona adibita alla pastorizia. Pudicamente il comunicato non ne menziona l'origine. Troviamo che da parte di Israele sia veramente nobile lanciare piccole bombe che possano allietare le giornate dei pastorelli libanesi negli anni a venire. Ma per carità, non pensiate che ce l'abbiamo in modo particolare con Israele: è possibile che queste bombe siano state costruite qui da noi.
Etichette: guerra
Pubblicato da Deserteur alle 14:06 1 commenti
19 settembre 2006
Acqua radioattiva alla Maddalena
Un articolo pubblicato sul giornale online francese amnistia.net riporta un'intervista ad un sottufficiale della Marina italiana. Il sottufficiale ha rivelato che i sottomarini nucleari statunitensi ospitati nella base della Maddalena, in Sardegna, svuotano i reattori nucleari dell'acqua radioattiva ivi contenuta, e la riversano in mare nel parco marino delle Bocche di Bonifacio. Il sottufficiale, che ha prestato servizio per due anni alla Maddalena, ha chiesto di rimanere anonimo, e ha deciso di fare queste rivelazioni perché, prima ancora di essere un militare, ritiene di essere un cittadino italiano, ed è indignato del fatto che gli USA si ritengano in diritto di riversare sostanze radioattive nelle acque di un paese alleato, del quale sono ospiti.
Avete già prenotato le vacanze al mare per la prossima estate?
Pubblicato da Deserteur alle 22:00 0 commenti
16 settembre 2006
Le poesie di Fausto e Gianfranco
Fausto Bertinotti ha partecipato ad un confronto con Gianfranco Fini alla festa dell'organizzazione giovanile di AN. Entrambi, alla fine della discussione, hanno citato una poesia a loro cara. Le riporto entrambe, ai lettori di capire quale è cara all'uno e quale all'altro. Io le trovo belle entrambe.
SE
Se riesci a mantenere la calma quando tutti intorno a te
la stanno perdendo e ti scagliano la colpa contro,
Se riesci ad aver fiducia quando tutti dubitano di te,
ma i loro dubbi sai tenere nel dovuto conto;
Se sai aspettare e non ti stanchi di aspettare,
o essendo circondato da ipocriti, non ti pieghi alla doppiezza,
o essendo odiato, non ti metti a odiare,
senza tuttavia ammantarti di troppa bontà, né eccessiva saggezza:
Se riesci a sognare –senza fare del sogno il tuo maestro;
Se riesci a pensare –senza fare dei pensieri il tuo scopo;
Se sai andare incontro al Trionfo e al Disastro
e trattare quei due impostori allo stesso modo;
Se riesci ad ascoltare la verità che hai pronunciato
stravolta da mascalzoni per irretirne gli stolti,
o guardare ciò per cui hai dato la vita, annientato,
e chinarti a ricostruire coi tuoi poveri attrezzi consunti;
Se di tutte le tue vittorie sei capace di fare un solo fascio
e rischiarle in un sol colpo a testa o croce,
e venire sconfitto e ricominciare dall’inizio
e della tua sconfitta non proferir parola neanche a mezza voce;
Se riesci a costringere il tuo cuore e i tuoi nervi e le forze
a sostenerti anche quando ormai se ne sono andate,
e così tener duro quando in te non c’è più niente, forse,
tranne la Volontà che dice loro: “Non mollate!”
Se sai parlare con le folle e mantenere il tuo valore,
o camminare coi Re –senza perdere i consueti atteggiamenti,
Se né i nemici, né gli amici più cari ti possono far male,
Se per te tutti gli uomini contano, ma nessuno eccessivamente;
Se sei in grado di riempire l’inesorabile minuto
con un istante lungo sessanta secondi, vivaddio,
Tua è la Terra e ciò che in essa è contenuto,
e -ancor di più- tu sarai un Uomo, figlio mio!
Rudyard Kipling - Lettera al figlio
ITACA
Quando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga
fertile in avventure e in esperienze.
I Lestrigoni e i Ciclopi
o la furia di Nettuno non temere,
non sarà questo il genere d'incontri
se il pensiero resta alto e un sentimento
fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.
In Ciclopi e Lestrigoni, no certo
né nell'irato Nettuno incapperai
se non li porti dentro
se l'anima non te li mette contro.
Devi augurarti che la strada sia lunga.
Che i mattini d'estate siano tanti
quando nei porti -finalmente, e con che gioia-
toccherai terra tu per la prima volta:
negli empori fenici indugia e acquista
madreperle coralli ebano e ambre
tutta merce fina, anche profumi
penetranti d'ogni sorta, più profumi
inebrianti che puoi,
va in molte città egizie
impara una quantità di cose dai dotti.
Sempre devi avere in mente Itaca-
Raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio
metta piede sull'isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.
Itaca ti ha dato il bel viaggio
senza di lei mai ti saresti messo
in viaggio: che cos'altro ti aspetti?
E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso.
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso
Già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare.
Etichette: poesie, politica italiana
Pubblicato da Deserteur alle 17:18 2 commenti
14 settembre 2006
Bush recupera consensi
Dall'ANSA:
Secondo un sondaggio per Wall Street Journal e Nbc, il tasso d'approvazione del presidente Bush e' risalito dal 38% di giugno al 42%.Il 5/o anniversario degli attacchi dell'11 settembre e la campagna mediatica lanciata per rinfocolare la guerra contro il terrorismo e ravvivare il sostegno al conflitto in Iraq gli stanno portando benefici.E poi ci dicono che dobbiamo essere orgogliosi della nostra democrazia. Ma se un po' di fanfara mediatica e di retorica patriottica basta a riguadagnare quattro punti percentuali, che in tutte le "moderne democrazie bipolari" sono sufficienti a cambiare completamente i risultati delle elezioni, a me pare evidente che questa tanto decantata democrazia è per finta, è tutta nelle mani di chi controlla i mezzi di comunicazione. Mmmm, dov'è che l' ho già sentita questa storia?
L'altra considerazione che si può fare è che la gente (non dico gli statunitensi, perché vale anche per noi) è veramente stupida. O istupidita, che è pure peggio.
Pubblicato da Deserteur alle 21:48 0 commenti
11 settembre 2006
Dove coltiveremo il cibo?
La furia edilizia e produttivista sta letteralmente divorando le nostre campagne, sostituite da villette e capannoni. La Confederazione Italiana Agricoltori (CIA) riporta un dato veramente inquietante: solo negli ultimi dieci anni è stata persa una superficie agricola pari a 1,8 milioni di ettari. Per confronto, la superficie agricola italiana è pari a 13,2 milioni di ettari, stando a quello che dice l'ISTAT (che, incidentalmente, conferma quanto affermato dalla CIA, anzi ne è probabilmente la fonte).
Una diminuzione del 13% della superficie agricola in dieci anni è molto preoccupante, e non solo dal punto di vista paesaggistico. Il fatto che oggi "spuntino" magicamente negli scaffali dei supermercati prodotti provenienti dai quattro angoli del mondo è legato all'ampia disponibilità di petrolio a basso costo, una preziosissima risorsa che sperperiamo senza risparmio (alla faccia, è il caso di dirlo, delle generazioni future).
Questa situazione non può durare per sempre, e anzi secondo alcuni è destinata a modificarsi in tempi piuttosto brevi, a causa dell'impossibilità di soddisfare una domanda di petrolio in continua crescita con risorse sempre più scarse, e per giunta costituite da petrolio di qualità sempre più scadente e sempre più difficile da recuperare. Ciò vuol dire che in pochi anni si potrebbe assistere ad uno spropositato aumento dei costi di trasporto, e dunque del prezzo di tutti quei beni, inclusi quelli agricoli, prodotti lontano da noi.
La conseguenza può essere, molto semplicemente, che tanti italiani non potranno permettersi prodotti provenienti da luoghi lontani. E allora, o il cibo ce lo produrremo in casa, o saremo costretti a soffrire la fame. Che parole desueta, da queste parti, no? Eppure può succedere, perché stiamo dando troppo per scontato. In realtà potrebbe accadere anche domani, basterebbe, tanto per fare un esempio, una bella rivoluzione in Arabia Saudita con chiusura dei rubinetti. O una guerra contro l'Iran...
Etichette: agricoltura
Pubblicato da Deserteur alle 09:06 2 commenti
08 settembre 2006
Calderoli pazzo furioso
Il vice-presidente del Senato Calderoli ha fatto l'ennesima sparata, questa volta anche più grossa del solito. Ha suggerito che Bush dovrebbe mandare a Ahmedinejad una bomba atomica per il suo compleanno (nel senso di sganciargliela sulla testa).
Una dichiarazione come questa è a dir poco agghiacciante. Forse può essere utile ricordare dalle parole di un sopravvissuto a Hiroshima cosa voglia dire l'esplosione di una bomba atomica su una città.
Purtroppo, sembra che il sano terrore della bomba che avevamo fino alla fine degli anni '80, e che è stato di aiuto nell'evitare la guerra nucleare tra USA e URSS, si stia attenuando. Un Calderoli qualunque, oltre ad essere moralmente abietto, sembra pure ignorare che una esplosione nucleare sull'Iran causerebbe un fallout radioattivo che, a seconda delle condizioni meteorologiche, potrebbe anche interessare il nostro territorio.
Che dire? Meno male che non è più ministro, ma uno così pericoloso dovrebbe essere tenuto sotto stretta sorveglianza, non messo a ricoprire una alta carica dello Stato, e così a rappresentarci. Per la nostra stessa sicurezza.
Etichette: guerra, politica italiana
Pubblicato da Deserteur alle 22:46 0 commenti
06 settembre 2006
Il sogno americano
Una interessante notizia, riportata nel sito M&C News, riferisce che secondo uno studio dell'organizzazione Food Bank for New York (che ogni giorno fornisce 250.000 pasti gratuiti in 1200 punti di distribuzione nella Grande Mela) ben un quarto dei quasi due milioni di bambini della metropoli statunitense vivono in condizioni di povertà, e molti di essi sono sovrappeso (il 40% nel gruppo studiato).
Più precisamente, più del 20% dei bambini di New York fa affidamento alle distribuzioni gratuite di cibo per poter sopravvivere, mentre il 40% di tutte le famiglie con bambini hanno avuto difficoltà a raggranellare i soldi necessari per il cibo nel corso del 2005.
Poiché le famiglie di questi bambini sono così indigenti, devono fare affidamento sul cibo più economico disponibile sul mercato, che è anche quello col maggior contenuto di grassi e calorie (molto più che da noi), e da questo deriva l'obesità. Complessivamente, metà di tutti gli allievi delle scuole elementari di New York sono sovrappeso o obesi.
Questa commistione di fame (lo studio non esita ad usare questa parola) e obesità è tipicamente statunitense, ma ciò che colpisce di più sono i numeri. In quella che a tutti gli effetti può essere considerata la capitale morale dell'impero, il 40% della popolazione fa fatica a provvedere al cibo per i propri figli. E poi pretendono di dare lezioni al mondo.
Etichette: povertà
Pubblicato da Deserteur alle 09:19 0 commenti
03 settembre 2006
Petrolio in mare
La notizia è passata inosservata, mentre eravamo intenti a sguazzare nei mari nostrani, ma l'11 agosto una petroliera si è capovolta ed è affondata al largo dell'isola di Guimaras, nelle Filippine, riversando in mare più di 200.000 litri di olio combustibile.
Il 29 agosto il governo delle Filippine ha dichiarato che l'olio combustibile ha ricoperto 245 chilometri di costa, 16 chilometri di barriera corallina, 1128 ettari di foresta di mangrovie e 1143 ettari di riserva marina. 17435 persone hanno subito gli effetti di questo disastro ambientale, e parecchi hanno dovuto essere evacuati a causa delle sostanze tossiche presenti sulle spiagge.
Pare che la petroliera, che trasportava più di due milioni di litri di olio, continui a perdere il suo carico. Una mappa satellitare che illustra il disastro è visibile qui.
Etichette: inquinamento
Pubblicato da Deserteur alle 19:56 0 commenti
01 settembre 2006
Riscaldamento globale catastrofico
Uno studio presentato al congresso della Royal Geographical Society, racconta l'Independent, indica un nuovo effetto di "feedback positivo" relativo al riscaldamento globale, che potrebbe avere conseguenze catastrofiche.
In parole povere, oggi parte consistente dell'anidride carbonica che causa l'effetto serra viene assorbita dal suolo, mitigando l'effetto perturbante delle emissioni umane. Però il prof. Peter Cox sostiene che questa capacità di assorbimento viene danneggiata dall'innalzamento della temperatura. Si ha quindi un circolo vizioso, per cui più il pianeta si riscalda, meno è capace di "proteggersi" assorbendo anidride carbonica, e quindi tende a riscaldarsi ancora di più, e così via.
Secondo Cox si avrà una sorta di collasso intorno al 2050, per cui nel 2100 si avranno livelli di anidride carbonica in atmosfera superiori a 1000 ppm (parti per milione), con un innalzamento della temperatura media di 8 gradi, che renderà invivibili ampie porzioni del pianeta. Il livello attuale di anidride carbonica è 380 ppm. Cox prevede anche che quando saranno superati i 500 ppm l'intera forseta amazzonica scomparirà, perché non ci saranno più le piogge necessarie per mantenerla in vita.
Questo, ovviamente, se prima non l'avrà rasa al suolo l'uomo: il National Geographic parla di uno studio che mostra come anche il taglio selettivo di pochi alberi per utilizzarne il legno, pratica che apparentemente dovrebbe lasciare la foresta indisturbata, in realtà causa nel giro di pochi anni la distruzione di grandi porzioni di essa. Ciò avviene perché i tagliatori creano delle strade, e questo rende la foresta molto più vulnerabile a chi viene dopo. Questo dimostra che la causa principale della distruzione dell'Amazzonia è, sia pure indirettamente, lo sfruttamento del legno. Pensateci, quando vi offrono quel bel parquet di legno tropicale per il soggiorno...
Etichette: clima
Pubblicato da Deserteur alle 09:42 0 commenti