L'organizzazione Human Rights Watch ha pubblicato la notizia che Israele starebbe usando in Libano bombe a grappolo (più note col termine inglese di cluster bombs), colpendo la popolazione civile. La notizia è suffragata da testimonianze dirette e da foto di bombe a grappolo in dotazione alle truppe israeliane stazionate al confine col Libano.
Le cluster bombs sono ordigni che contengono un gran numero di piccole bombe, che colpisono in maniera indiscriminata tutto intorno al luogo del bersaglio. Una particolare caratteristica di queste armi, che le rende particolarmente inaccettabili, è che una consistente frazione di queste piccole bombe non esplode, ma rimane sul luogo, costituendo un grave pericolo per i civili per molto tempo dopo la fine del conflitto. In particolare, sono i bambini ad essere soggetti al rischio maggiore, data la loro naturale curiosità e tendenza a esplorare qualunque oggetto trovino in giro.
Nel caso in questione, Human Rights Watch riferisce di due di queste piccole bombe che sono penetrate in un rifugio, causando il ferimento di un intero nucleo familiare, 12 persone tra cui 7 bambini. Il capofamiglia, un tassista, ha perso entrambe le gambe.
26 luglio 2006
Israele usa cluster bombs in Libano
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