25 marzo 2009

Gli abissi della giustizia italiana

Un lucidissimo commento di Marco Travaglio sulla vicenda dei presunti stupratori della Caffarella, che bene illustra gli abissi in cui sta sprofondando la nostra giustizia.

Consiglio anche la lettura di questo.
Non disinteressatevi, perché potreste finirci in mezzo anche voi.

13 marzo 2009

Corallo addio

Avevate in progetto di andare a vedere una barriera corallina? Beh, sbrigatevi, perché entro pochi anni potrebbe non restarne altro che ingialliti documentari. La notizia la dà l'ANSA, ma riprende un articolo pubblicato sulla qualificata rivista scientifica Geophysical Research Letters. La causa? Il riscaldamento globale e l'acidificazione degli oceani, entrambi dovuti all'anidride carbonica immessa in atmosfera dall'uomo attraverso i processi di combustione:

Rischio sparizione barriere corallo
Secondo uno studio, tra 20 anni potrebbero essere un ricordo
(ANSA) - ROMA, 12 MAR - Le barriere coralline di tutto il pianeta sono destinate a scomparire nell'arco di una ventina di anni. Sotto accusa, secondo uno studio pubblicato da Geophysical Research Letters, gli alti livelli di anidride carbonica. L'acidificazione degli oceani insieme all'aumento delle temperature marine sono le cause principali. 'Ogni secondo vengono immesse nell'atmosfera oltre 1.000 tonnellate di anidride carbonica, di cui 300 finiscono negli oceani'.

06 marzo 2009

Razzismo contro i rumeni

A fingersi rumeni, oggi, si rischia grosso, come ha scoperto il giornalista Calabresi. Ad esserlo, ovviamente, anche di più. E certamente, anche i giornali ci mettono del loro: per quale motivo abbiamo sempre detto "rumeni", con la 'u', e adesso si legge dappertutto "romeni", con la 'o'? C'è forse un intento neanche tanto nascosto di creare confusione tra cittadini della Romania ed appartenenti all'etnia Rom? Un tentativo di cancellare identità e culture, mettendo tutti in uno stesso calderone, in cui rimestare a piacimento? Mi auguro di no, che sia solo disattenzione e ignoranza.

01 marzo 2009

Mistificazioni

La signora P., fervente spettatrice di un telegiornale dei peggiori, mi dice: "e poi questo Englaro, ora è pure indagato perché ha fatto fare le foto di sua figlia e poi le ha vendute".
Poco importa che, come ha fatto saggiamente notare Galatea, ciò che ha contraddistinto quest'uomo nella sua battaglia perché sua figlia potesse avere pace è stata proprio la grande dignità, che ha fatto sì che le uniche foto di Eluana che sono circolate sono quelle che la ritraevano giovane e sorridente, e mai quelle del suo stato vegetativo, che pure sarebbero state di grande aiuto per la sua causa. La mistificazione che ancora si fregia dell'epiteto di informazione non concede tregua. Ne ho visto un pezzetto, ieri sera, di quel telegiornale. E ancora si è parlato di quel caso, in modo allusivo, mafioso, ventilando senza dire che in realtà si sia trattato di un omicidio. Mi si sono torte le budella, davanti a tanto squallore, a tanta mancanza di umanità, a quel conduttore imbellettato che si beava del proprio potere mediatico, della propria capacità di gettare pietre e nascondere la mano dietro il diritto di cronaca. E al pensiero che milioni di persone lo seguono ipnotizzate, condividendo quei valori, quel modo viscido di porsi, quel vuoto interiore.
Chissà se un giorno avremo la forza di aprire le finestre, tutti insieme, e buttare nelle strade milioni di televisori. Tutti in una sola sera, ad esprimere la liberazione dalle catene intellettuali che sono state poste ai nostri cervelli, che ci impediscono di vedere oltre il ghigno del conduttore di turno.