Una interessante notizia, riportata nel sito M&C News, riferisce che secondo uno studio dell'organizzazione Food Bank for New York (che ogni giorno fornisce 250.000 pasti gratuiti in 1200 punti di distribuzione nella Grande Mela) ben un quarto dei quasi due milioni di bambini della metropoli statunitense vivono in condizioni di povertà, e molti di essi sono sovrappeso (il 40% nel gruppo studiato).
Più precisamente, più del 20% dei bambini di New York fa affidamento alle distribuzioni gratuite di cibo per poter sopravvivere, mentre il 40% di tutte le famiglie con bambini hanno avuto difficoltà a raggranellare i soldi necessari per il cibo nel corso del 2005.
Poiché le famiglie di questi bambini sono così indigenti, devono fare affidamento sul cibo più economico disponibile sul mercato, che è anche quello col maggior contenuto di grassi e calorie (molto più che da noi), e da questo deriva l'obesità. Complessivamente, metà di tutti gli allievi delle scuole elementari di New York sono sovrappeso o obesi.
Questa commistione di fame (lo studio non esita ad usare questa parola) e obesità è tipicamente statunitense, ma ciò che colpisce di più sono i numeri. In quella che a tutti gli effetti può essere considerata la capitale morale dell'impero, il 40% della popolazione fa fatica a provvedere al cibo per i propri figli. E poi pretendono di dare lezioni al mondo.
06 settembre 2006
Il sogno americano
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