26 febbraio 2007

Rigassificatori

Un lettore del blog Petrolio, a nome tap, ha fatto dei commenti molto interessanti sulla questione dei rigassificatori, che costituisce uno dei punti dell'accordo capestro in 12 punti con cui la "sinistra radicale" si è giocata qualunque residua autonomia nei confronti del governo clerical-moderato di Prodi, commenti che credo valga la pena di riprendere.

In sostanza, il nostro amico, che ha una laurea in economia e commercio, nota che i rigassificatori di Rovigo e Brindisi sono sostanzialmente di proprietà di società anglosassoni, ExxonMobil e British Gas. Lo scopo degli inglesi sarebbe quello di poter usare l'Italia come piattaforma di arrivo del gas di origine mediorientale che loro si troveranno a dover importare, visto il declino della produzione nel mare del Nord. L'operazione sarà favorita dalla liberalizzazione del mercato europeo del gas, per cui i proprietari dei gasdotti avranno l'obbligo di trasportare il gas, a tariffe più o meno politiche.

Dal punto di vista della nostra indipendenza energetica e della diversificazione degli approvvigionamenti la costruzione dei rigassificatori non avrebbe alcun senso, in quanto solo pochi paesi esportano gas liquefatto: Trinidad, Nigeria, Algeria, Libia, Egitto, Qatar e Indonesia-Malesia. Il gas di Trinidad va tutto agli USA, così come quello di Indonesia e Malesia, quello del Qatar al Giappone, per cui resterebbero la Nigeria e i paesi del Nord Africa. Ma questi ultimi sono già molto ben connessi all'Italia con i gasdotti (che sono molto più efficienti delle navi per il trasporto di gas). Resta quindi solo la Nigeria, un paese solo, tra l'altro molto instabile politicamente.

Quindi, conclude il nostro amico, l'operazione rigassificatori non giova al bene del nostro paese, ma è voluta dagli angloamericani, che sono i veri artefici della politica interna italiana, come in un teatrino di marionette.

Non so perché, ma mi convince...

25 febbraio 2007

518 chili di rifiuti

Riferisce l'ANSA che nell'Unione europea la quantità di rifiuti per persona ogni anno ammonta a circa 3,5 tonnellate e di questi 518 kg sono classificati come rifiuti solidi urbani. Solo dieci anni fa tale cifra ammontava a 460 kg.

Dunque, siamo riusciti ad aumentare la nostra produzione
di rifiuti solidi urbani di quasi il 13% in dieci anni. Roba di cui andare orgogliosi. E non dimentichiamo gli altri rifiuti, quelli prodotti dalle altre attività. L'idea che produciamo ogni anno tre tonnellate e mezzo di rifiuti a testa, cioè 50 volte il nostro peso, fa venire i brividi.

22 febbraio 2007

Novant'anni, e non sentirli

Alla fine, è sempre lui a tirare le fila di tutto.

Che dietro ci sia Washington (Afghanistan e Vicenza), o la Santa Sede (Dico), come sempre è Giulio Andreotti a decidere che un governo deve cadere.

Per fortuna che adesso abbiamo un logo, ne sentivamo proprio la mancanza...

21 febbraio 2007

Debiti

Riportiamo da Repubblica:

CGIA: FAMIGLIE PIU' INDEBITATE, A SETTEMBRE 17.854 EURO
Cresce l'indebitamento delle famiglie italiane. Secondo i calcoli della Cgia di Mestre, a settembre scorso, era arrivato a toccare in media quota 17.854 euro, con un incremento del 10,85% rispetto a un anno prima. Tra le provincie, è Bolzano la più "esposta" con il sistema bancario con un indebitamento familiare medio pari a 31.437 euro, seguita da Lodi (25.710 euro), Siena (25.368 euro) e Mantova (24.929 euro). Altrettanto interessante, però, accanto alle quantità di indebitamento in termini assoluti è quella che riguarda l'incremento in termini percentuali rispetto al 2005. Così a fronte di una media nazionale del +10,85%, spicca il boom registrato tra le famiglie di Reggio Emilia pari con un +18,19%, seguite dai nuclei napoletani (+17,61%), casertani con il (+16,48%) e genovesi (+16,43%). E così se i record assoluti dell'indebitamento vanno al centro e al nord, i primati dell'incremento vanno al centro-sud. "Innanzitutto - spiega Giuseppe Bortolussi segretario della Cgia di Mestre - le città più indebitate sono quelle che registrano anche i livelli di reddito più elevati. Non è da escludere che tra questi 'indebitati' vi siano anche famiglie appartenenti alle fasce sociali più deboli".
Dove troveranno le famiglie le risorse per ripianare questi debiti? L'unica soluzione sembra essere quella di produrre sempre di più. Ma aumentare la produzione (far crescere il PIL) ha l'effetto di consumare le nostre risorse naturali: aria pulita, suolo, acqua. Quindi, per ripagare il debito finanziario, si depaupera il nostro patrimonio comune, e a farne le spese saremo noi stessi e ancora di più i nostri discendenti.
E comunque, è una rincorsa senza speranza, perché nessuna crescita del PIL potrà far pari con un debito che cresce del 10% all'anno.

- Ma nel nostro paese, - disse Alice, che ancora ansava un poco, - generalmente si arriva altrove... dopo che si è corso tanto tempo come abbiamo fatto noi.

- Che razza di paese! - disse la Regina. Qui invece, per quanto si possa correre si rimane sempre allo stesso punto. Se si vuole andare in qualche altra parte, si deve correre almeno con una velocità doppia della nostra.

Da "Attraverso lo specchio", cap. 2.

18 febbraio 2007

Senza casa

A Roma ci sono duemila persone che dormono per strada, e altre otto o novemila che vivono in auto, baracche, accampamenti. Un numero crescente di persone senza casa, come ci racconta l'ANSA, immigrati ma anche italiani ridotti in miseria da eventi della vita quali una separazione dal partner o un licenziamento. Come nei paesi del terzo mondo, anche da noi i contrasti tra i super-ricchi e i poveri si fanno sempre più stridenti, riproducendo a livello nazionale quelli che sono di divari tra paesi ricchi e paesi poveri. E col progressivo depauperamento delle risorse naturali, questo fenomeno tenderà ad accentuarsi, con minoranze che difenderanno con le armi l'accesso alle sempre più esili risorse restanti. Purtroppo, non siamo che all'inizio.

Sul Corriere un esempio: una famiglia slovacca che vive al Nomentano in una capanna fatta di bottiglie di birra.

13 febbraio 2007

Muoiono le api

Apprendiamo dall'ANSA che negli USA una misteriosa malattia sta decimando le api, con perdite fino all'80% della popolazione dell'alveare, e danni per centinaia di migliaia di dollari.

Ma anche in Svizzera si hanno morie anomale di api, e già nel 2002-2003 si era avuta una moria anomala in Francia, Germania e Svizzera le cui causa non sono mai state chiarite.

Moria di api anche in Piemonte.

E visto che siamo in tema, segnaliamo il fatto che le api evitano i campi seminati con varietà OGM, segno che queste piante non sono proprio uguali alle altre per chi qualcosa ne capisce!

10 febbraio 2007

Vino

Il riscaldamento globale fa spostare il vino verso nord. Da un lato, si inizia a produrre vino in Inghilterra, Danimarca e Svezia. Dall'altro, il CNR pronostica che tra meno di un secolo vini prestigiosi come il Brunello di Montalcino e il Vino Nobile di Montepulciano saranno estinti.

08 febbraio 2007

Donne nude e sesso gratis

Proprio così, donne nude e sesso gratis a gogò. Modelle, casalinghe e studentesse disponibili.

Ispirati dal contadino, vogliamo anche noi fare il nostro piccolo esperimento e provare l'ebbrezza di qualche giorno di popolarità. Abbiamo quindi deciso di realizzare un post dal titolo invitante, e di inserire nel testo, oltre ad alcuni riferimenti piuttosto espliciti, le parole chiave più cercate di febbraio, secondo la Google Zeitgeist.

Speriamo quindi per San Valentino di veder giocare Ronaldinho e Ibrahimovic nella partita tra Milan e Juventus che inaugurerà le Olimpiadi di Torino. Sulle tribune, Vanessa Incontrada, Valentino Rossi, Alessia Marcuzzi e Robbie Williams applaudiranno la discesa in snowboard di Carolina Kostner. E poi tutti a festeggiare insieme il Carnevale! Ovviamente, con Vanessa Incontrada nuda e Alessia Marcuzzi pure nuda (la Kostner la risparmiamo...).

Uhm, un po' improbabile? Vedremo se Google sarà abbastanza furbo da non cascarci. Del resto, non pretenderete mica che parli proprio sempre di disastri? :-)
E in ogni caso, mettendolo insieme al post precedente facciamo una bella accoppiata di eros e thanatos.

Aggiornamento: Eccezionale! Dopo meno di due ore dalla pubblicazione, abbiamo già avuto un contatto da parte di qualcuno che cercava "Maria De Filippi nuda"! De gustibus non disputandum, aspettiamo fiduciosi lo svilupparsi degli eventi.

07 febbraio 2007

Cancro

Continuiamo ad ammalarci di cancro. Sempre di più. Ecco una notizia ANSA:

2007-02-07 07:21
Cancro: 3, 2 mln nuovi casi Europa
Nel 2006, 1, 7 milioni di decessi, secondo studio
(ANSA) - PARIGI, 7 FEB -Il cancro continua a colpire in Europa, con 3,2 milioni di nuovi casi diagnosticati in 39 Paesi nel 2006 (300.000 in più rispetto al 2004). I decessi sono stati 1,7 milioni, secondo uno studio del Centro internazionale di ricerca sul cancro (Circ) pubblicato oggi nella rivista 'Annals of Oncology'. Secondo le statistiche del Circ, l'agenzia dell'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) per il cancro, la sola Europa dei 25 totalizza quasi 2,3 mln di nuovi casi e oltre un mln di decessi annuali.
Nonostante la propaganda tranquillizzante, il cancro dilaga, a causa delle sostanze chimiche che spargiamo a piene mani nell'aria che respiriamo e sul cibo che mangiamo. Per non parlare delle nanoparticelle prodotte da autoveicoli ed inceneritori di rifiuti, che si insinuano nel nostro organismo per molteplici vie (per un resoconto dettagliato sulla questione, si veda qui, oppure questo video).

Pensate un po': dalla notizia riportata sopra si evince che in soli due anni i nuovi casi di tumore sono aumentati del 10%. Non mi viene altro termine in mente che 'epidemia'. Se pensate che io sia un allarmista, vi invito a leggere questo comunicato dell'Associazione Medici per l'Ambiente (ISDE), che parla specificamente dei danni dovuti all'inquinamento atmosferico.

Invece di preoccuparci di infimi o inesistenti rischi di terrorismo, e fare così il gioco di chi detiene il potere, è questo il nemico di cui dovremmo avere veramente paura.

06 febbraio 2007

Beluga a rischio

Riprendiamo da Blogeko la notizia che i beluga dell'Alaska, noti cetacei simili ai delfini, si stanno estinguendo. Erano 653 nel 1994, oggi la popolazione è ridotta a 302. Lo riporta l'Independent, che spiega che esistono al mondo cinque popolazioni di beluga, isolate tra loro fisicamente e geneticamente, e quella dell'Alaska è appunto una delle cinque. Le ragioni della progressiva diminuzione del numero di beluga, oltre ai danni causati in passato dalla caccia, sono l'inquinamento, l'aumento del traffico di imbarcazioni e le trivellazioni per la ricerca di petrolio e gas naturale. Senza contare gli effetti del riscaldamento globale, che modifica il loro ambiente naturale.

04 febbraio 2007

Febbraio in Toscana


E dopo pranzo ho dormito sdraiato al sole sul prato.

Neve arancione

Si arricchisce la nostra collezione di neve colorata. Dopo la neve gialla e oleosa e la neve verde, apprendiamo da Ecoblog di una nevicata arancione verificatasi nella regione di Omsk, in Siberia. La notizia originale proviene dal blog EnglishRussia, che riferisce che, secondo le autorità, la neve non contiene sostanza chimiche pericolose per l'uomo. Sarà... è curioso comunque che tutti questi fenomeni di neve colorata si siano verificati in Russia.

02 febbraio 2007

Coltello a bordo

L'ovvio: un coltello con lama in ceramica (sono affilatissimi!) non fa suonare il metal detector, e si può portare senza difficoltà a bordo di un aereo. Mentre ai controlli di sicurezza ci si affanna a sequestrare shampoo e schiuma da barba. Un giornalista di Repubblica ci è riuscito senza alcuna difficoltà.

Ma del resto, noi qui l'abbiamo sempre detto. Questi controlli con regole demenziali non hanno alcuna relazione con il terrorismo e la sua prevenzione. Sono solo prove tecniche di fascismo, un modo per abituare il popolo al mondo che verrà quando le risorse naturali scarseggeranno e pochi privilegiati ne manterranno il controllo con la forza delle armi e la sorveglianza alla Orwell. Cosa che, peraltro, a livello internazionale succede già, con i ricchi occidentali ad accaparrarsi la fetta maggiore delle ricchezze del pianeta, e a difendere con la forza delle armi il loro stile di vita "non negoziabile".