21 febbraio 2007

Debiti

Riportiamo da Repubblica:

CGIA: FAMIGLIE PIU' INDEBITATE, A SETTEMBRE 17.854 EURO
Cresce l'indebitamento delle famiglie italiane. Secondo i calcoli della Cgia di Mestre, a settembre scorso, era arrivato a toccare in media quota 17.854 euro, con un incremento del 10,85% rispetto a un anno prima. Tra le provincie, è Bolzano la più "esposta" con il sistema bancario con un indebitamento familiare medio pari a 31.437 euro, seguita da Lodi (25.710 euro), Siena (25.368 euro) e Mantova (24.929 euro). Altrettanto interessante, però, accanto alle quantità di indebitamento in termini assoluti è quella che riguarda l'incremento in termini percentuali rispetto al 2005. Così a fronte di una media nazionale del +10,85%, spicca il boom registrato tra le famiglie di Reggio Emilia pari con un +18,19%, seguite dai nuclei napoletani (+17,61%), casertani con il (+16,48%) e genovesi (+16,43%). E così se i record assoluti dell'indebitamento vanno al centro e al nord, i primati dell'incremento vanno al centro-sud. "Innanzitutto - spiega Giuseppe Bortolussi segretario della Cgia di Mestre - le città più indebitate sono quelle che registrano anche i livelli di reddito più elevati. Non è da escludere che tra questi 'indebitati' vi siano anche famiglie appartenenti alle fasce sociali più deboli".
Dove troveranno le famiglie le risorse per ripianare questi debiti? L'unica soluzione sembra essere quella di produrre sempre di più. Ma aumentare la produzione (far crescere il PIL) ha l'effetto di consumare le nostre risorse naturali: aria pulita, suolo, acqua. Quindi, per ripagare il debito finanziario, si depaupera il nostro patrimonio comune, e a farne le spese saremo noi stessi e ancora di più i nostri discendenti.
E comunque, è una rincorsa senza speranza, perché nessuna crescita del PIL potrà far pari con un debito che cresce del 10% all'anno.

- Ma nel nostro paese, - disse Alice, che ancora ansava un poco, - generalmente si arriva altrove... dopo che si è corso tanto tempo come abbiamo fatto noi.

- Che razza di paese! - disse la Regina. Qui invece, per quanto si possa correre si rimane sempre allo stesso punto. Se si vuole andare in qualche altra parte, si deve correre almeno con una velocità doppia della nostra.

Da "Attraverso lo specchio", cap. 2.

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