Magari non a tutti interessa che le tigri si estinguano, che i ghiacciai si sciolgano, o che le terre coltivabili vengano invase dal cemento. O meglio, non lo ritengono così rilevante per le proprie vite, nell'illusione cornucopiana che il nostro pianeta sia talmente vasto da potersi permettere qualche piccola perdita.
Ma che dire dei monumenti più importanti lasciati dalle civiltà umane? Le Piramidi, la Cappella Sistina o il Taj Mahal, non sono cose uniche, la cui perdita sarebbe un danno devastante e irrimediabile? E la Grande Muraglia cinese? Ebbene, la Grande Muraglia tra vent'anni potrebbe non esserci più. Ce lo racconta Repubblica, riprendendo un articolo del Guardian.
Ancora una volta, la responsabilità è degli stessi fenomeni che stanno devastando gli ecosistemi. In questo caso, la distruzione di foreste e praterie per far posto prima a pratiche industriali non sostenibili che hanno finito per creare ampie zone di deserto e oggi a impianti industriali e miniere ha fatto crescere a dismisura il numero e la violenza delle tempeste di sabbia, che stanno erodendo la Grande Muraglia. In effetti, secondo l'agenzia Xinhua, già oggi ampie sezioni della muraglia sono ridotte a cumuli di detriti, e parecchie torri di vedetta si sono disintegrate.
Chissà se almeno di questo riusciremo a vergognarci, con i nostri discendenti?
31 agosto 2007
La grande muraglia
Etichette: desertificazione
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Blog Day 2007
Pare che oggi sia il BlogDay (vedi le istruzioni). Boh, mi sa tanto di fiera delle vanità. Comunque, mi dicono che sono sempre contro per principio, e allora per una volta vediamo di essere "mainstream". Ecco cinque blog che in questo periodo apprezzo molto:
Il mondo di Galatea: Ormai un appuntamento fisso, Galatea scriva da dio, è molto intelligente e su molte cose mi trovo in sintonia con lei. Sono in trepida attesa della riapertura delle scuole per leggere nuovi post di ambientazione scolastica. E vi raccomando caldamente i due post recenti su Sara e Gianluca, qui e qui.
Vogliaditerra: Il blog del contadino soddisfa le mio voglie di vita rurale e di solida filosofia ancorata all'autoproduzione di ciò che occorre veramente all'uomo. Faccio fatica a seguirlo su folletti, Rudolf Steiner e cerchi nel grano, ma su agricoltura, cose del mondo e Linux è uno dei miei guru. La sua natura di svizzero trapiantato nella campagna toscana è l'origine del suo italiano leggermente esotico, con occasionali venature di vernacolo toscano, che rende la lettura ancora più affascinante ("Per due minuti c’era un pipistrello qui nella stanza" è poetico quanto mai).
Mirumir: Sorretto da una solida compagnia di commentatori dotati di infinita arguzia e molteplici capacità linguistiche, è un blog rilassante e scritto con grande maestria, particolarmente attento al mondo russo. Assolutamente imperdibile la serie delle lezioni di russo del Lipson (mai riso tanto su un blog).
Il titolo non c'è: Campania e rifiuti, e ho già detto molto. E anche altro, con un occhio sempre attento ai problemi sociali e una grande capacità investigativa. Adattissimo a chi ha letto e amato "Gomorra" di Roberto Saviano.
L'orizzonte degli eventi: Non esprimo commenti particolari, perché l'ho scoperto da poco. Comunque fateci un giro, vale la pena.
Technorati tag: BlogDay2007
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29 agosto 2007
Incidente nucleare segreto
Un articolo del Guardian del 20 agosto racconta di un incidente nucleare potenzialmente grave avvenuto negli USA nel 2005, in un sito gestito da una ditta privata, la Nuclear Fuel Services Inc., che produce combustibile nucleare per la marina USA. L'incidente ha a che fare con la riconversione di armi nucleari in combustibile per reattori nucleari per la produzione di energia (attualmente metà del combustibile utilizzato dalle centrali nucleari nel mondo ha questa origine).
Nell'evento, 35 litri di una soluzione contenente uranio altamente arricchito (cioè quello usato per gli ordigni nucleari) si sono versati sul pavimento. Un supervisore se ne è accorto perché ha visto un "liquido giallo" che veniva fuori da sotto una porta (che controlli efficaci...). Se questo liquido si fosse raccolto in qualche luogo (e c'erano due possibilità, la tromba di un ascensore e il contenitore a guanti per la manipolazione verso cui la soluzione veniva trasportata al momento dell'incidente), avrebbe potuto avvenire una reazione nucleare incontrollata, e con tutta probabilità una o più persone avrebbero ricevuto dosi letali di radiazioni.
L'evento è stato all'epoca secretato per timore di rivelare segreti militari, anche se il processo in questione riguarda la produzione di combustibile per i reattori ad uso civile. All'azienda non è stata nemmeno comminata una multa, solo una richiesta di migliorare le proprie politiche relative alla sicurezza.
Il commento che mi viene in mente è che, a prescindere da tutte le considerazioni di natura ambientale ed energetica, non si potrà mai avere fiducia nel nucleare, se questo non verrà gestito in piena trasparenza. Cosa che, finora, chiaramente non avviene.
Etichette: nucleare
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27 agosto 2007
La classe operaia (e anche gli altri)
Scusate per la lunga assenza. Poiché riprendere a scrivere è arduo, fa freddo nello scriptorium e il pollice mi duole (no, niente paura, è solo una citazione), mi farò forte del lavoro altrui, rimandandovi ad uno splendido post di Galatea, in cui ci parla di due amici suoi, facenti parte della classe operaia (ma non necessariamente, oserei dire...). In questo spaccato di vita di una coppia italiana qualunque, si chiarisce molto bene quali sono i meccanismi di consumo e di spreco in seguito ai quali stiamo precipitando verso il baratro. Galatea si duole dell'incapacità della sinistra, e in qualche modo mi viene da dire di lei stessa, di rapportarsi alla nuova realtà sociale del proletario consumista borghesizzato nel peggiore dei modi (e quanto avrebbe avuto Pasolini da dire su questo...). Io affronto la cosa in un'ottica differente, chiedendomi come sarà possibile iniziare a far comprendere a Sara e Gianluca (che peraltro, come descritti dalla penna di Galatea, non sono antipatici, sono semplicemente sé stessi e uguali a milioni di altri italiani) che in un pianeta dotato di risorse finite che vengono depredate sempre più rapidamente il loro stile di vita, molto semplicemente, non è sostenibile, e rischia di portarci tutti al disastro. E penso a Gianluca, chino per ore sulla sua macchina stampa-paperelle, tipico esempio di lavoratore indefesso del nord-est, e mi chiedo se non lo sfiori mai il sospetto che rinunciare a un viaggio a Sharm-el-Sheik e a un concerto di Vasco per qualche ora in più di tempo libero potrebbe essere tutto a suo vantaggio, rendere la sua vita un po' migliore, e il mondo pure. Lo ammetto, essendo anche io uno "schifoso borghese con la puzza sotto il naso", mi viene da dire che un lobotomizzato di tal fatta semplicemente non pensa. Ma in realtà ho bisogno di sperare che non sia così, che far riflettere i tanti Gianluca e Sara (ma anche i tanti intellettuali ignari, per stupidità o per presunzione, della direzione in cui stiamo andando) sia possibile, che si debba solo trovare la chiave giusta, la corda da toccare per far risuonare le loro menti e le loro anime. Il che, in effetti, contraddice il sottotitolo del blog. Ma ho un'anima anch'io.
Etichette: vita moderna
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19 agosto 2007
L'Artico si scioglie
Una notizia ANSA di alcuni giorni fa ci informa sul fatto che i ghiacci dell'Artico si stanno sciogliendo, come accade ogni estate, ma ad un ritmo senza precedenti, tanto da battere il record negativo del 2005. Lo sostiene l'istituto per la ricerca sul clima Artico dell'università dell'Illinois, che afferma che "Il 9 agosto il manto di ghiaccio dell'emisfero nord ha superato il record negativo di estensione mai registrato nella storia. Dato che nella zona ci sarà ancora un mese di estate è sicuro che il record precedente del 2005 verrà annichilito".
Più di tante parole, basta guardare il grafico prodotto dal National Snow and Ice Data Center (cliccare per ingrandire), che mostra l'andamento della copertura di ghiaccio dell'Artico (in milioni di km quadrati) in funzione del tempo. La curva più alta è il valor medio degli anni tra il 1979 e il 2000, quella tratteggiata è quella relativa al record negativo del 2005, e quella azzurra mostra i dati finora raccolti per il 2007. Si vede un andamento a dir poco tragico, che lascia prevedere per settembre un minimo ben inferiore a quello del 2005. Se questa tendenza continuerà negli anni a venire, è prevedibile che arriveremo ben presto a una situazione in cui durante l'estate l'Artico sarà completamente privo di ghiacci. Il Polo Nord senza ghiaccio, l'avreste mai detto?
Etichette: clima
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Bombardieri in volo
Continua ad inasprirsi il confronto tra USA e Russia. Il presidente Putin ha annunciato la ripresa dei voli dei bombardieri strategici a lungo raggio, che erano stati sospesi nel 1992. Il senso di questi voli, all'epoca della guerra fredda, era di avere dei bombardieri sempre in volo, che in caso di attacco nucleare avrebbero potuto comunque raggiungere il paese avversario e devastarlo. Oggi... il senso è, potenzialmente, lo stesso.
E torna in mente quel bel film di Sidney Lumet, intitolato "A prova di errore", in cui i bombardieri USA, per un errore, vengono inviati a nuclearizzare Mosca, e si scopre che non è possibile richiamarli indietro.
Etichette: guerra
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17 agosto 2007
Fiori e piante
Andando a trovare la zia, è buona norma presentarsi con un omaggio, ad esempio una pianta. Tanto più se il tutto si svolge in Sicilia, dove a queste cose si presta molta attenzione. Andiamo quindi dal fioraio, il quale esibisce tre magre piante e basta.
"Mi dispiace" - si scusa - "ma in Olanda smettono di lavorare il 1 agosto, e ricominciano solo a fine mese".
Rientrando a casa, sorge spontanea la riflessione: ma possibile che le piante del fioraio siciliano debbano essere importate dall'Olanda? Non siamo capaci noi, a riprodurre le piante? Non ci sono abbastanza disoccupati, in Sicilia, che potrebbero trarre sostentamento dalla coltivazione di piante da portare in dono alle zie?
C'è qualcosa di molto sbagliato in tutto ciò.
Etichette: agricoltura
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04 agosto 2007
Robot assassini
Leggo questa angosciante notizia ANSA:
Iraq: robot Usa con licenza uccidereCi stiamo arrivando, ai robot guerrieri. Per ora sono telecomandati, ma quanto passerà prima che diventino autonomi. I guerrieri perfetti, senza emozioni, senza sentimenti. Pronti a sparare su tutto, senza remore. Senza le tre leggi della robotica a fare da intralcio. E niente più cadaveri dei "nostri ragazzi" che tornano indietro nei sacchi di plastica. Cosa di meglio, per i profeti della guerra permanente?
Armati con mitra M249, pattugliano strade a caccia cecchini
(ANSA) - WASHINGTON, 4 AGO - Sono entrati in azione in Iraq i primi robot Usa con licenza di uccidere, che pattugliano le strade armati di fucili mitragliatori M249. Si chiamano 'Swords' e il Pentagono ne ha inviati tre senza clamore da qualche settimana e non si sa dove siano dislocati e se abbiano già aperto il fuoco contro il nemico: le informazioni su di loro sono classificate. Un sofisticato sistema di telecamere permette di manovrarli a distanza a caccia di cecchini, e di farli sparare con estrema precisione.
Etichette: guerra
Pubblicato da Deserteur alle 21:35 0 commenti
Amerikani
Qualcuno è in grado di spiegarmi come mai i turisti statunitensi in treno mettono sempre i piedi (con le scarpe) sui sedili? E' un comportamento ricorrente (mi è toccato di vederlo anche oggi).
D'altro canto, se il loro governo può liberamente acquisire pezzi del nostro territorio e usarli come più gli aggrada per le proprie basi militari, perché loro non dovrebbero mettere i piedi sui nostri sedili?
Forse servirebbero governanti più caparbi nel difendere la nostra sovranità nazionale, meno prostrati a tappetino di fronte agli USA. E, a livello più basso, controllori che facessero sonore multe agli yankee maleducati. Un'azione a più livelli, per non essere più sudditi.
Chiedo troppo?
Pubblicato da Deserteur alle 21:26 0 commenti