Andando a trovare la zia, è buona norma presentarsi con un omaggio, ad esempio una pianta. Tanto più se il tutto si svolge in Sicilia, dove a queste cose si presta molta attenzione. Andiamo quindi dal fioraio, il quale esibisce tre magre piante e basta.
"Mi dispiace" - si scusa - "ma in Olanda smettono di lavorare il 1 agosto, e ricominciano solo a fine mese".
Rientrando a casa, sorge spontanea la riflessione: ma possibile che le piante del fioraio siciliano debbano essere importate dall'Olanda? Non siamo capaci noi, a riprodurre le piante? Non ci sono abbastanza disoccupati, in Sicilia, che potrebbero trarre sostentamento dalla coltivazione di piante da portare in dono alle zie?
C'è qualcosa di molto sbagliato in tutto ciò.
17 agosto 2007
Fiori e piante
Etichette: agricoltura
Pubblicato da Deserteur alle 08:37
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
2 commenti:
Gli ollandesi non smettano mica mai, penso che era una scusa.
Loro hanno il più grande mercato all'ingrosso; ci arrivano per esempio delle rose dall'Egitto per ripartire lo stesso giorno verso Isreale: Così passano per rose ollandesi...
E la solita cosa dell'efficienza e chi può produrre a costi minori elimina gli piccoli.
In effetti, il siciliano che dà del fannullone all'olandese, era un po' buffo... :-)
Posta un commento