In treno. Arriva il controllore, giovane, a verificare i biglietti. Un ragazzo lo riconosce, "ti ricordi di me?" e dopo qualche difficoltà iniziale di identificazione si mettono a chiacchierare.
- Così ora lavori in ferrovia... e come ti trovi?
- Mah, bene, i turni sono un po' assurdi, ma ci si fa l'abitudine.
- Certo, si incontrerà gente di tutti i tipi.
- Eh sì, specie la notte, è un macello. Proprio ieri ero su un treno tutto letti e cuccette, hanno rapinato una signora che andava a Ferrara, le hanno preso tutto, non le hanno lasciato neanche un cambio di biancheria. E' un casino, a noi ci chiudono nel nostro scompartimento, ci minacciano coi coltelli.
- Saranno tutti stranieri, immagino.
- No, veramente sono tutti napoletani.
- ... (ilarità repressa nello scompartimento)
- ...
- Ma saranno stranieri.
- No, ti dico, mi dispiace dirlo perché io sono di Caserta, ma da Firenze in giù sono tutti napoletani.
Disclaimer: questo post si limita a raccontare una scena veramente accaduta, e non intende in alcun modo esprimere giudizi sui napoletani.
16 settembre 2007
Pregiudizi
Etichette: vita moderna
Pubblicato da Deserteur alle 22:11
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1 commento:
Si, probabilmente lo e
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