Come molti di voi sapranno, il 6 novembre sono entrate in vigore a livello europeo le nuove norme relative ai controlli di sicurezza negli aeroporti. Queste norme risultano particlarmente vessatorie e limitative della libertà personale dei viaggiatori, già oppressi da controlli più degni di un regime totalitario che del piacere di un viaggio. In pratica, come dopo l'11 settembre non è stato più possibile portare con sé oggetti di uso comune quali forbicine o forchette, ora è vietato portare liquidi, se non in quantità ridottissime e chiusi in apposito sacchetto (e volgiamo qui un pensiero alle tonnellate di plastica che verranno prodotte per questo nuovo utilizzo).
La motivazione di questo nuovo giro di vite è la possibilità per eventuali terroristi suicidi di imbarcarsi portando con sé esplosivi liquidi celati in confezioni all'apparenza innocue. L'allarme nei riguardi di questa possibilità è nato il 10 agosto di quest'anno, quando le autorità inglesi sventarono un tentativo del genere che un gruppo di terroristi islamici voleva mettere in atto su voli in partenza da Londra.
Peccato però che l'allarme si sia rivelato inconsistente, o più probabilmente una montatura. Come ci spiega Giulietto Chiesa, realizzare l'esplosivo liquido secondo lo schema proposto, che prevede la miscelazione in volo di sostanze chimiche, è praticamente impossibile su un aereo, o comunque al di fuori di un laboratorio chimico. Del resto, dubbi su questo allarme erano stati espressi fin da subito anche da Craig Murray, che è stato tra i giovani diplomatici più brillanti e promettenti del Regno Unito prima di essere defenestrato per aver denunciato pesanti violazioni dei diritti umani da parte del regime dell'Uzbekistan, finanziato dagli USA (una traduzione dell'articolo di Murray, gentilmente fornita da Mirumir, si trova qui).
Dunque? Norme probabilmente inutili, e certamente vessatorie, che si applicheranno a milioni di persone sono state introdotte sulla base di un falso allarme. Come del resto inutili sono le norme che proibiscono di portare in aereo coltelli o altri oggetti appuntiti, vista l'esistenza di coltelli di ceramica, non rilevabili dal metal detector che controlla ciò che uno si porta addosso. Del resto, controllare milioni di passeggeri in modo accurato è sostanzialmente impossibile, come hanno mostrato giornalisti ed esperti di sicurezza che a scopo dimostrativo hanno superato i controlli portando oggetti proibiti.
Più semplicemente, gli aeroporti sono il banco di prova per tecnologie di controllo sociale che potranno poi essere introdotte in altri settori della società: si pensi ai metal detector, che oggi si trovano anche all'ingresso di edifici quali i tribunali, e negli USA addirittura nelle scuole. E soprattutto negli aeroporti si ammaestrano le persone al fatto che devono essere disponibili a rinunciare a quote della loro libertà in nome della sicurezza. Si prepara insomma la strada ai nuovi fascismi che verranno, che saranno indispensabili per mantenere le disparità sociali che deriveranno dalla progressiva scarsità di risorse naturali, in un pianeta sempre più affollato.