La Sogin ha infine ammesso che a Saluggia, in Piemonte, ci sono delle perdite di acqua dalle piscine che contengono elementi di combustibile nucleare, come avevamo già raccontato. Le perdite riguardano il contenitore più interno, ma i responsabili ammettono candidamente di non essere in grado di dire se ci possano essere perdite anche da quello più esterno, verso l'ambiente. Ecco l'articolo del Manifesto di ieri che riporta la notizia.
La Sogin ammette le perdite nucleari
Orsola Casagrande
Saluggia
Alla fine hanno ammesso tutto quello che il manifesto aveva portato alla luce, in un'assemblea pubblica con cittadini e istituzioni, l'altra sera a Saluggia. La Sogin ha confessato che la piscina Eurex (che contiene 52 elementi irraggiati, ciascuno contenente quasi mezzo chilo di plutonio) non è foderata in acciaio e che il contenimento dei liquidi radioattivi è assicurato solo da due muri di cemento separati da una intercapedine. Non solo. I due ingegneri della società hanno ammesso anche che la piscina è obsoleta. L'argomento della serata è stato comunque quelle delle perdite, prima negate e poi nei fatti confermate, dalla piscina all'intercapedine esterna. I responsabili della Sogin hanno detto di avere assunto la responsabilità della piscina Eurex solo a partire dal 2003, e declinato le responsabilità sulla costruzione della stessa e per quanto accaduto in precedenza. E' solo dal gennaio 2004 che si sarebbero resi conto della presenza di liquido nell'intercapedine esterna della piscina, comunicando la situazione alla Prefettura di Vercelli, all'assessorato ambiente della regione e al comune di Saluggia nel giugno 2004. Il sindaco a sua volta si è assunto la responsabilità di non aver comunicato subito l'accaduto alla commissione ambiente e alla popolazione. Ma la Sogin non è in grado di dire se l'acqua contaminata della piscina, una volta finita nella intercapedine esterna, non fuoriesca anche dal secondo muro raggiungendo così il terreno esterno.
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