29 maggio 2006

Necci e le automobili

Giunge la notizia della morte di Lorenzo Necci, che durante gli anni '90 fu amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato. Necci è stato investito da un'automobile mentre andava in bicicletta.

Porgiamo le nostre sentite condoglianze alla famiglia. Non possiamo però esimerci da un commento. Necci era quello che tagliava i "rami secchi" delle ferrovie, ovvero le linee secondarie, dicendo "è più conveniente regalare un'auto a ogni viaggiatore" (riportiamo da un articolo de Il Foglio del 1998) e convogliando tutte le risorse sul faraonico progetto dell'Alta Velocità. Non si può quindi fare a meno di vedere nella sua tragica dipartita una sorta di nemesi: ha pagato in prima persona le conseguenze delle sue scelte poco lungimiranti, guidate solo dal denaro e non dal senso di cosa fosse socialmente utile. Se oggi avessimo più "rami secchi", e meno auto sulle strade, forse la strage di pedoni e ciclisti che avviene ogni giorno nel silenzio generale sarebbe meno sanguinosa.

Speriamo che altri amministratori sappiano trarre un insegnamento da questa vicenda. Anche se francamente ne dubitiamo.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

l'ho visto ieri sera in una intervista ma non c'era l'audio.
gli occhi non sembravano cattivi.

Deserteur ha detto...

Sono sicuro che non era cattivo, e provo pietà per lui.
Però faceva parte di questa casta di "manager", moderni signorotti, che passano senza problemi da una banca alle ferrovie dello stato, tanto per loro è tutto uguale, che in nome del dio denaro e dell'idolatria del mercato stanno distruggendo quel poco di buono e di sociale che c'era in questa nostra Italia, e sono all'origine del declino di questo paese. Quelli che svendono gli alloggi degli enti previdenziali, ovvero un patrimonio di noi tutti, e poi dicono che non ci sono soldi per le pensioni. Quelli che versano ondate di soldi pubblici in megatrafori e megaponti che non hanno senso, se non quello di foraggiare l'avidità dei costruttori e dei mafiosi, in nome di un malintesto senso del progresso. Quelli che giocano con i risparmi della gente come se fossero al tavolo della roulette. Quelli che stanno per regalare le nostre liquidazioni alla voracità insazianile delle banche e delle assicurazioni. E tutto questo, senza un minimo di vergogna.
No, il mio post non voleva essere contro Necci, poveretto. Era un esempio, un paradigma, per parlare di quelli che ci stanno conducendo verso il baratro, e forse nemmeno se ne rendono conto.

Anonimo ha detto...

mi ha colpito che i suoi occhi non sembrassero cattivi, nonostante le sue molteplici occupazioni.
non l'ho detto in sua difesa, tra l'altro non so niente di lui.

Stefano Reves S. ha detto...

Salve,
la invito a partecipare alla campagna per il ''NO AL REFERENDUM'', inserendo all'interno del suo sito l'icona apposita presente su www.espertone.blogspot.com, o facendo girare il file.

Perche' questa campagna e' piu' importante delle elezioni Politiche ed Amministrative.

Grazie per la cortese attenzione, spero di non averla disturbato.

Saluti
Stefano