Se il futuro del pianeta vi preoccupa, se pensate che presto il petrolio non basterà più per tutti, leggete il divertente elenco di sintomi postato da Debora. Io mi sono riconosciuto in vari di essi, in particolare quello delle piante commestibili, visto che proprio l'altro giorno meditavo se tagliare un olmo invadente per far posto a degli alberi da frutta (nessuno si scandalizzi, nel luogo di cui sto parlando gli olmi hanno una tendenza ad essere infestanti, e ce ne sono già parecchi).
Però leggendo ho fatto anche una riflessione seria, e cioò che queste questioni di cui parliamo diventeranno rilevanti su tempi che non siamo in grado di prevedere con certezza. E se l'ASPO pronostica il picco dell'offerta di petrolio per il 2010, è anche possibile che questa data sia spostata nel futuro di qualche decennio. Per cui, se un picco ci sarà certamente, si presenta il rischio di passare tutta la vita ad aspettarlo, come Vladimir ed Estragon in Aspettando Godot.
Ovviamente, al contrario dei due personaggi di Beckett, aspettare il picco non vuol dire farlo passivamente, ma diffonderne la consapevolezza, come si cerca di fare in questo blog. Quindi, è sperabile che se anche non avremo visto Godot arrivare, avremo contribuito a preparare la prossima generazione al suo arrivo. Tuttavia, la sensazione un po' rimane.
01 luglio 2007
Aspettando Godot
Pubblicato da Deserteur alle 18:33
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