14 maggio 2007

Un miliardo di rifugiati

Una notizia ANSA relativa ad un rapporto commissionato dalla nota organizzazione umanitaria Christian Aid. Per quanto in linea con le tesi di questo blog, le conclusioni fanno comunque tremare le vene dei polsi.

IL RISCALDAMENTO GLOBALE CAUSERA' 1 MILIARDO DI RIFUGIATI
LONDRA - Entro il 2050 il riscaldamento globale causerà un miliardo di rifugiati, per sopravvivere alla siccità centinaia di milioni di persone lasceranno le loro case e scoppieranno nuovi conflitti per il controllo dell'acqua e di altre risorse naturali.
E' questo lo scenario apocalittico descritto da un rapporto intitolato "Human Tide: The Real Migration Crisis" (la marea umana: la vera crisi della migrazione) commissionato dalla Christian Aid, un'importante organizzazione cristiana di beneficenza. "Se non verranno prese immediatamente delle contromisure efficaci entro il 2050 il cambiamento climatico creerà in tutto il pianeta almeno un miliardo di rifugiati", si legge nello studio. "Un mondo con molti Darfur sta diventando un incubo sempre più reale", avverte Christian Aid.
Secondo l'organizzazione i Paesi più industrializzati sono i principali responsabili del cambiamento climatico: a loro spetta quindi pagare i costi necessari per aiutare le persone che saranno colpite dal riscaldamento globale. "La migrazione causata dal cambiamento climatico è la minaccia più urgente che dovranno affrontare i poveri della Terra nei prossimi anni", ha dichiarato John Davison, uno dei principali autori dello studio. Gli esperti sono convinti che i flussi di popolazione causati dalla siccità e dalle carestie alimenteranno i conflitti già esistente e ne provocheranno altri, soprattutto nelle zone più povere del pianeta, per stabilire il controllo sulle risorse naturali.
Gli scienziati prevedono che nei prossimi 100 anni le temperature aumenteranno di un minimo di 1,8 ad un massimo di 3 gradi a causa dei gas ad effetto serra causando carestie e inondazioni che minacceranno la sopravvivenza di milioni di persone. Il Comitato intergovernativo sul cambiamento climatico sostiene che entro il 2080 oltre 3,2 miliardi di persone, un terzo della popolazione mondiale, non avrà acqua a sufficienza, 600 milioni non disporranno di abbastanza cibo e almeno 7 milioni dovranno affrontare costanti inondazioni.

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