Oggi che i giornali sono pieni di notizie sulla strage del Virginia Tech, il campus universitario statunitense dove un ragazzo ha sparato uccidendo 32 persone e si è poi suicidato, vogliamo citare anche un altro evento, verificatosi in Cina. L'orrenda morte di 32 operai di un'acciaieria, sepolti dall'acciaio fuso in seguito alla caduta di un enorme crogiolo. L'incidente è avvenuto alla Qinghe Special Steel, un'acciaieria di Tieling, nella provincia di Liaoning.
La simmetria numerica fra le due stragi fa da contraltare alla dissimetria informativa, al risalto dato ai due eventi. Si sa, ciò che accade negli USA fa più notizia di quello che avviene nel resto del mondo.
Qui vogliamo solo notare che queste stragi parallele si possono entrambe far risalire ad una medesima matrice: la costante ricerca del profitto nella società capitalistica, che passa sopra a qualunque rispetto per la vita umana. La strage statunitense è, come ben sappiamo, in buona parte attribuibile alla facilità con cui si vendono le armia negli USA. Gli squilibrati ci sono dappertutto, ma in altri paesi è per loro molto più difficile mettere le mani su armi da fuoco. E questo fa la differenza, come ci ha ben spiegato Michael Moore. Questa assurda situazione non cambia grazie alla propaganda della potentissima lobby dei produttori di armi, che pur di salvaguardare i propri profitti riescono a convincere gli statunitensi che poter comprare e portare armi sia un diritto fondamentale dell'uomo. Incuranti dell'enorme numero di omicidi che vengono consumati, di cui queste stragi numericamente rilevanti sono solo la punta dell'iceberg. Nel caso cinese, è risaputo che l'altissimo livello di incidenti sul lavoro in Cina è riconducibile alle pessime condizioni di lavoro e al mancato rispetto delle norme di sicurezza. Quelle stesse caratteristiche che rendono le merci cinesi così economiche sui mercati di tutto il mondo. Anche qui, la ricerca del profitto causa stragi. E anche noi, con tutte le merci made in China che in questo preciso momento ci circondano, non siamo esenti da colpe.
18 aprile 2007
64 vittime del profitto
Pubblicato da Deserteur alle 15:01
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1 commento:
Ma a me risulta che Moore facesse vedere come anche in Canada la vendita delle armi fosse libera come negli USA ma non ci sono le stesse stragi. Quindi la tua analisi marxista sul profitto come fonte del problema è smentita dallo stesso Moore.
Saluti
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