Sta succedendo ancora prima del previsto. La smania di nutrire i motori con i prodotti della terra, ovvero con i biocombustibili, sta già causando penuria alimentare. E' il caso del Messico, dove le tortillas, che sono l'elemento base della cucina messicana (come il pane da noi) sono quasi triplicate di prezzo, a causa della domanda in rapida crescita di etanolo. L'etanolo, ottenuto dal mais, viene utilizzato e incentivato come carburante negli USA, dai quali il Messico importa una frazione non piccola del proprio fabbisogno di mais. Speriamo almeno che questo serva a ricondurre alla ragione quelli che pensano che i biocarburanti siano la soluzione a tutti i problemi. Gli stessi che qualche anno fa invocavano l'idrogeno come soluzione a tutti i problemi. Mentre la soluzione è una sola, ovvero consumare meno, usare meno i mezzi di trasporto privati, e capire che il nostro consumismo porta morte e distruzione in angoli lontani del mondo.
Sulle tortillas, potete leggere l'articolo del Sole 24 Ore. Vi si parla anche della mancata autosufficienza alimentare del Messico, analizzandone le cause. Nessuno mai, però, che si preoccupi della nostra non-autosufficienza alimentare.
31 gennaio 2007
Fame da biocarburanti
Etichette: agricoltura, energia
Pubblicato da Deserteur alle 12:07
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