20 giugno 2006

L'arresto di Fitto

Non solo i coronati. Anche Raffaele Fitto, ex-presidente della regione Puglia, sconfitto da Nichi Vendola alle ultime elezioni, è stato colpito da un ordine di arresto (non eseguito in quanto è parlamentare), in questo caso per una storia di tangenti. Pare che fra gli indagati ci sia pure l'arcivescovo di Lecce. Noi vogliamo celebrare questo evento (ferma restando la presunzione di innocenza per l'on. Fitto) con la foto mostrata qui a fianco (cliccare per ingrandire), relativa alla campagna elettorale di Fitto. La foto è quantomai emblematica di un modo di pensare, di una concezione del mondo, queste sì da condannare (moralmente) a priori.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Non sono un giustizialista ne credo che i magistrati siano il bene ed i politici il male, so di storie (da una parte e dall'altra) di giustizia usata come fine politico da disgusto.
Certo è che dal nove aprile, con tutto che alla gistizia c'hanno messo Mastella, molte cose si sono mosse. Gli ispettori di Caselli sono finalmente in ferie...

Deserteur ha detto...

No, neanch'io sono un giustizialista. Però il fatto che dai cassetti dei magistrati stia uscendo di tutto (nonostante Mastella...) significa che prima c'era un clima che non favoriva il normale esercizio della giustizia.
In ogni caso, il senso del post era quello di ricordare la concezione che i politici di ogni colore (con una preponderanza di quelli del centrodestra) hanno del territorio e dell'uso che se ne debba fare. Spalleggiati, purtroppo, da una buona fetta della popolazione.

Anonimo ha detto...

Il senso del post mi era chiaro e sono d'accordo con te, così come credo che gli investigatori di Castelli fossero tra gli artefici di quel "...clima che non favoriva il normale esercizio della giustizia".

Diciamo che nell' "orgasmo multiplo" degli ultimi tempi con le vicende

Moggi (e implicazioni),
Previti,
Savoia (e implicazioni),
Fitto

rischiamo di cadere nell'esaltazione dei magistrati (non che tu l'abbia fatto nel post...) rischiando di scordarci che anche da quelle parti spesso di porcate se ne fanno.

Deserteur ha detto...

Si, hai ragione, il rischio c'è. D'altra parte, nel pesante immobilismo della società italiana, chi riesce a smuovere un po' le cose è destinato ad essere esaltato, anche oltre i suoi meriti. Se avessimo una società più fluida e meno mafiosa, forse non succederebbe.