Ha dichiarato, il ministro della Funzione Pubblica, che intende abolire il valore legale del titolo di studio. Così finalmente i laureati in lettere potranno tranquillamente vincere i concorsi a medicina, purché ovviamente siano figli di professori ordinari, quello è un titolo il cui valore non passa mai. E gli economisti potranno salire in cattedra a discettare di climatologia. Cosa che peraltro fanno già, come illustrato in questo gustoso (e al tempo stesso amaro) post di Attila. Lo fanno elargendoci perle di saggezza come questa: "Il clima è un fenomeno complesso e dipendente da migliaia di parametri, solo un ingenuo può pensare di combatterlo agendo su uno solo, la concentrazione di CO2. Forse serve una pausa di riflessione". Ma sì, aspettiamo, tanto mica c'è fretta... chissà che ne pensano gli abitanti di Lohachara?
30 ottobre 2008
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2 commenti:
Peccato sia l'unico ministro della funzione pubblica in 50 anni ad aver operato un risanamento del settore.
lavoro in ospedale dal 5 luglio gli ausiliari del mio reparto non si sono piu ammalati questo pero' non toglie che la loro presenza continua abbia aumentato la produttivita' perche girano sfaccendati nel reparto facendo solo innervosire in compenso un accordo tra sindacati e amministr. ha stabilito un passaggio di fascia orizzontale a chi ha 35 anni di anzianita'cosi il perditempo che non fa piu malattia ha l'aumento e io che faccio 3 lavori in uno sono coordinatore dal 2001 e sono sempre in ds3 dov'e' la meritocrazia di cui si parla nei contratti e di cui parla Lei Sig Ministro?
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