Sapete cos'è il set aside? Tradotto in italiano con l'improbabile dicitura "ritiro obbligatorio", rappresenta quella quota di terreni agricoli che nell'ambito della Politica Agricola Comune europea vengono lasciati incolti (pagando i contadini per questo). Lo scopo è duplice, da un lato prevenire la sovrapproduzione agricola, mantenendo però una capacità produttiva di riserva, e dall'altro favorire il recupero della fertilità compromessa dalle tecniche intensive di agricoltura. Ormai da parecchi anni il tasso di set aside, o di ritiro obbligatorio, è pari al 10%. Ovvero, il 10% dei terreni agricoli europei viene tenuto incolto.
Ora le cose stanno per cambiare. La Commissione Europea ha proposto di ridurre il tasso a zero, in altri termini di eliminare il set aside. Ma ciò che più colpisce è la motivazione: nel 2006 il raccolto di cereali è stato inferiore alle attese, a causa delle cattive condizioni meteorologiche, e questo ha fatto sì che le cosiddette "scorte d'intervento" si siano quasi annullate. Per il 2007 si prevede un raccolto di cereali ancora peggiore. E dunque, la Commissione ritiene che sia venuto il momento di usare tutta la terra che abbiamo, per evitare un'impennata dei prezzi dei cereali (peraltro già in crescita).
Va peraltro notato che l'incremento di produzione previsto grazie a questa misura è di 10 milioni di tonnellate, ossia meno del 5% del totale. La commissione prevede che recuperando terre ora adibite ad altre colture si potrebbe arrivare a 17 milioni di tonnellate. Ma se i mutamenti climatici continueranno a causare condizioni meteo avverse e a far diminuire i raccolti, questo contributo potrebbe rivelarsi insufficiente a garantire l'approvvigionamento di cereali. La battaglia del grano, potremmo anche perderla.
Giusto per la cronaca, al contadino il set aside non piace. E non si può dargli torto.
29 settembre 2007
La battaglia del grano
Etichette: agricoltura, clima
Pubblicato da Deserteur alle 13:49
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1 commento:
mi risulta anche che tra i vari "contadini" che percepiscono il sussidio per non coltivare le terre ci sia anche la regina d'inghilterra, che (ovviamente) lascia incolto gran parte del suo latifondo. non male, eh?
(so che i contadini austriaci si erano molto arrabbiati, per questo. chissà perchè, poi...)
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