16 settembre 2006

Le poesie di Fausto e Gianfranco

Fausto Bertinotti ha partecipato ad un confronto con Gianfranco Fini alla festa dell'organizzazione giovanile di AN. Entrambi, alla fine della discussione, hanno citato una poesia a loro cara. Le riporto entrambe, ai lettori di capire quale è cara all'uno e quale all'altro. Io le trovo belle entrambe.


SE

Se riesci a mantenere la calma quando tutti intorno a te
la stanno perdendo e ti scagliano la colpa contro,
Se riesci ad aver fiducia quando tutti dubitano di te,
ma i loro dubbi sai tenere nel dovuto conto;
Se sai aspettare e non ti stanchi di aspettare,
o essendo circondato da ipocriti, non ti pieghi alla doppiezza,
o essendo odiato, non ti metti a odiare,
senza tuttavia ammantarti di troppa bontà, né eccessiva saggezza:

Se riesci a sognare –senza fare del sogno il tuo maestro;
Se riesci a pensare –senza fare dei pensieri il tuo scopo;
Se sai andare incontro al Trionfo e al Disastro
e trattare quei due impostori allo stesso modo;
Se riesci ad ascoltare la verità che hai pronunciato
stravolta da mascalzoni per irretirne gli stolti,
o guardare ciò per cui hai dato la vita, annientato,
e chinarti a ricostruire coi tuoi poveri attrezzi consunti;

Se di tutte le tue vittorie sei capace di fare un solo fascio
e rischiarle in un sol colpo a testa o croce,
e venire sconfitto e ricominciare dall’inizio
e della tua sconfitta non proferir parola neanche a mezza voce;
Se riesci a costringere il tuo cuore e i tuoi nervi e le forze
a sostenerti anche quando ormai se ne sono andate,
e così tener duro quando in te non c’è più niente, forse,
tranne la Volontà che dice loro: “Non mollate!”

Se sai parlare con le folle e mantenere il tuo valore,
o camminare coi Re –senza perdere i consueti atteggiamenti,
Se né i nemici, né gli amici più cari ti possono far male,
Se per te tutti gli uomini contano, ma nessuno eccessivamente;
Se sei in grado di riempire l’inesorabile minuto
con un istante lungo sessanta secondi, vivaddio,
Tua è la Terra e ciò che in essa è contenuto,
e -ancor di più- tu sarai un Uomo, figlio mio!

Rudyard Kipling - Lettera al figlio


ITACA

Quando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga
fertile in avventure e in esperienze.
I Lestrigoni e i Ciclopi
o la furia di Nettuno non temere,
non sarà questo il genere d'incontri
se il pensiero resta alto e un sentimento
fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.
In Ciclopi e Lestrigoni, no certo
né nell'irato Nettuno incapperai
se non li porti dentro
se l'anima non te li mette contro.

Devi augurarti che la strada sia lunga.
Che i mattini d'estate siano tanti
quando nei porti -finalmente, e con che gioia-
toccherai terra tu per la prima volta:
negli empori fenici indugia e acquista
madreperle coralli ebano e ambre
tutta merce fina, anche profumi
penetranti d'ogni sorta, più profumi
inebrianti che puoi,
va in molte città egizie
impara una quantità di cose dai dotti.

Sempre devi avere in mente Itaca-
Raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio
metta piede sull'isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.
Itaca ti ha dato il bel viaggio
senza di lei mai ti saresti messo
in viaggio: che cos'altro ti aspetti?

E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso.
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso
Già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare.

Costantinos Kavafis - Cinquantacinque poesie

2 commenti:

Anonimo ha detto...

come sono arrivata a te, non lo so. ma le due poesie sono belle. e mea culpa non ho assistito al confronto. Sono però curiosa di sapere chi ha detto una e chi l'altra. secondo me la prima fini e bertinotti la seconda. anzi no no la prima bertinotti e la seconda fini?? anche se però la prima sa di fini. ma anche la seconda, potrebbe sapere di fini.... come puoi vedere sono caduta nella tua trappola e aspetto con ansia il responso!!!!!!

Deserteur ha detto...

Ciao anonima, non è che ci conosciamo già per caso?
Comunque... concedimi ancora un po' di suspence per i miei lettori. Se proprio non resisti, segui il link all'articolo di Repubblica che trovi nel post. Lì troverai la soluzione.
Ciao, e torna a trovarmi se ti va.