03 agosto 2006

New York spegne le luci

Una notizia dell'ANSA (grazie al contadino per la segnalazione):

Caldo: New York spegne le sue luci
Per dare energia ai condizionatori d'aria
(ANSA) - NEW YORK, 3 AGO - Per la seconda notte consecutiva anche Times Square a New York ha spento tutto, o quasi, per dare energia ai condizionatori d'aria. Nella città che non dorme mai, dove di norma i grattacieli sono illuminati anche la notte quando non c'è nessuno dentro, in questi giorni l'elettricità è diventato un bene prezioso, da risparmiare. Da 2 giorni il caldo è asfissiante con temperature intorno ai 38 gradi centigradi e un tasso di umidità da paese tropicale.
Se anche il cuore dell'impero si trova costretto a razionare l'energia, dovrebbe essere chiaro a tutti che stiamo camminando su un filo teso, e senza rete sotto. Ormai basta poco, un granello di sabbia nell'ingranaggio, un oleodotto sabotato, qualche centrale elettrica ferma per mancanza di acqua di raffreddamento, per rischiare di far collassare un sistema energetico alle corde. La soluzione ovvia sarebbe intraprendere politiche di risparmio: ad esempio, il ministro Bersani potrebbe andare in TV e col suo accento romagnolo dire che è meglio usare il ventilatore, piuttosto che il condizionatore, che fa pure male alla salute. Ma nessuno dei nostri politici ha la spina dorsale necessaria per fare qualcosa di così innovativo, inimicandosi i produttori e venditori di condizionatori. Preferiscono farci correre sul filo, nell'illusione che non perderemo mai l'equilibrio. L'economia deve girare, come la giostra del paese dei balocchi. Finché non ci renderemo conto di quali sono le conseguenze. Tutti abbiamo letto Pinocchio, ma solo pochi lo hanno interiorizzato.

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