Comunque si voglia vedere il conflitto tra Israele e Libano (noi abbiamo un'idea ben definita in merito), causare catastrofi ecologiche nel mare di noi tutti non ha scusanti di alcun tipo. Tra il 13 e il 15 di luglio Israele ha bombardato la centrale elettrica di Jieh, alimentata ad olio combustibile, che si trova sul mare, circa 30 km a sud di Beirut. Ciò ha causato lo sversamento in mare di circa 30.000 tonnellate di nafta, un disastro di proporzioni paragonabili a quello della Exxon Valdez. La marea nera è stata dispersa lungo le coste del Libano, fino alla Siria, causando un disastro ecologico (e in prospettiva economico) di ingenti proporzioni. La figura qui accanto (clic per ingrandire), ottenuta da questo sito, mostra un confronto tra il 21 luglio e il 3 agosto, che è più chiaro di tante parole. Come se non bastasse, a causa della guerra finora nessuno è potuto intervenire per tentare di arginare i danni, perché la marina israeliana non consente a nessuno di avvicinarsi alla costa.
08 agosto 2006
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
4 commenti:
grazie per la importante segnalazione. derubricheranno anche questo disastro a "effetto collaterale" della guerra?
Una cosa è la logica di guerra che è sempre assurdo, ma logica, un altra la questione della responsabilità di tutto quello che succede là: Un bella parte portano quelli malati di mente della Hisbollah che sono più bravi a fare propaganda mondiale, pare.
sticazzi... sarò stato distratto dal trasloco, ma non mi pare di averne sentito parlare nei vari tiggì
@Supramonte: certamente si.
@Ste: Si, però la devastazione ambientale usata come arma è stata, negli ultimi anni, soprattutto una prerogativa degli USA e dei suoi alleati. Dal bombardamento del petrolchimico di Pancevo, in Serbia, all'uso di uranio impoverito un po' dovunque, a questo disastro. La logica della guerra è sempre assurda, ma particolarmente assurda è questa logica di devastare un territorio per i decenni a venire. Anche prendendo per buone le affermazioni di Israele che loro si stanno solo difendendo, questo tipo di azioni non è comunque giustificabile. E' un atto di violenza contro tutti i popoli mediterranei.
@Raser: Infatti. Però stamani ne parla anche Repubblica(io però sono arrivato prima...). Si parla di rischio ecologico anche per Turchia e Cipro.
Posta un commento