Forse ci siamo. L'attesa di quel sempre più ampio gruppo di facinorosi noti come peakoiler potrebbe essere giunta al termine. I fautori della teoria secondo cui l'offerta mondiale di petrolio è destinata a raggiungere un picco (detto picco di Hubbert), ovvero un valore massimo, per poi iniziare a declinare, e che questo evento potrebbe verificarsi entro pochi anni, potrebbero scoprire di esserci già, seduti sul loro picco. Come segnala il mitico blog petrolio, l'offerta di petrolio sembra essersi assestata su un livello di circa 85 milioni di barili al giorno (che è un bel po' di petrolio...), e ci sono indicazioni che più su non potrà andare. Una di queste indicazioni è che l'OPEC ha praticamente rinunciato alle quote di produzione dei paesi membri: ognuno può aprire i rubinetti al massimo, e il forte dubbio è che al massimo siano già. Per tutte queste cose, qui esposte in ordine sparso, il sito di riferimento resta quello di ASPO-Italia.
Ci limitiamo a commentare che, se siamo veramente al picco, assisteremo ben presto a nuovi massimi del prezzo del barile, con forti oscillazioni, dovuti all'incapacità dell'offerta di far fronte alla domanda, e all'instaurarsi di una recessione globale che coinvolgerà pure l'inarrestabile Cina. Se avevate in mente di fare una vacanza in località esotiche, e la lettura di questo blog non è riuscita a scoraggiarvi, beh partite prima possibile, potrebbe essere la vostra ultima occasione (a meno che non siate molto ricchi, per quelli il petrolio ci sarà sempre). E se abitate lontano dal lavoro, senza collegamenti pubblici, considerate seriamente la possibilità di cambiare casa. Potrebbe anche essere il momento di tirare fuori quella bicicletta che sta arrugginendo in cantina.
Se poi l'allarme si rivelasse infondato (in fondo, la stessa ASPO colloca attualmente la data del picco solo nel 2010), niente paura, si tratta solo di un piccolo rinvio.
14 giugno 2006
Il picco, il picco!
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