Parlando di Arabia Saudita, si pensa a distese desertiche solcate da cammelli e punteggiate da torri per l'estrazione del petrolio. Invece, l'Arabia Saudita ha da trent'anni un programma per la coltivazione del grano, che ha avuto tanto successo (la produzione ha raggiunto 2 milioni e mezzo di tonnellate di grano all'anno) da rendere il paese autosufficiente. Almeno fino ad oggi. Perché il governo ha deciso di sospendere il programma, per il semplice fatto che il consumo di acqua è insostenibile. Per ogni tonnellata di grano in meno, si prevede di risparmiare da 1300 a 1500 metri cubi d'acqua. Il governo intende annullare completamente la produzione per l'anno 2016, e importare tutto il grano necessario.
Le implicazioni sono notevoli: un paese che si trova a dover scegliere tra acqua e cibo. E se è vero che per l'Arabia Saudita è abbastanza facile scambiare petrolio con grano, se questa tendenza dovesse estendersi (mi viene in mente l'Australia) potrebbe avere un effetto sui prezzi del grano, già in forte crescita, e a risentirne sarebbero come sempre i poveri del mondo.
Via: Petrolio. Andateci se volete vedere gli incredibili campi di grano rotondi dei sauditi. Viene spontaneo chiedersi se lì i cerchi nel grano sono quadrati...
15 gennaio 2008
Acqua contro cibo in Arabia Saudita
Etichette: agricoltura
Pubblicato da Deserteur alle 20:53
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1 commento:
Non tutto si può fare con i soldi, a lungo periodo...
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