Conflitti, collasso dei terreni agricoli e rivolte di popolazioni affamate, aumento dell'instabilità e radicalizzazione politica e religiosa, guerre per le risorse idriche ed energetiche, nuove minacce di proliferazione nucleare, insostenibili nuove pressioni migratorie, e naturalmente inondazioni, siccità, aumento del livello del mare e altre catastrofi ambientali, compresa la scomparsa di interi Stati stabiliti su piccole isole. Con il rischio di un conflitto diretto tra Europa e Russia per il controllo delle riserve petrolifere dell'Artico.
Non lo dice mica un blog qualunque, è scritto in un rapporto sulle conseguenze del cambiamento climatico presentato dal rappresentante UE per la politica estera, il potentissimo Javier Solana, ai capi di stato e di governo dei 27 paesi dell'UE, riuniti nel Consiglio Europeo a Bruxelles.
Solana ha dichiarato: "Non è assolutamente allarmista, è una descrizione della realtà che bisogna affrontare il cambiamento climatico sotto diversi aspetti".
Mentre in giro ci sono ancora personaggi che negano la realtà del cambiamento climatico, contro tutte le evidenze, ormai sono i più importanti leader della politica internazionale a prendere atto del futuro che ci attende. Non i nostri però, visto che nella campagna elettorale di questo non si parla, e il mantra è sempre uno: crescita, crescita, crescita, nonostante il fatto che stiamo tragicamente sforando i nostri obiettivi di riduzione delle emissioni sanciti dal protocollo di Kyoto.
13 marzo 2008
Il rapporto di Solana
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2 commenti:
quello che stavo cercando, grazie
good start
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